Prefettura ingolfata: la metà degli immigrati in attesa di sanatoria (Il Giornale)

Articolo di Serena Coppetti pubblicato il 17 novembre 2023 su Il Giornale

Oltre 10mila persone aspettano da oltre 3 anni di sapere se potranno avere il permesso di soggiorno

Milano sommersa dalle pratiche di emersione. Naufraghiamo in ossimori, in città: a oltre tre anni dalla sanatoria, ci sono ancora migliaia di immigrati in attesa di ricevere una risposta: possono o non possono essere regolarizzate? L’ultimo dato registrava (il 21 luglio scorso) solo il 59,21% di domande arrivate a conclusione su 26.225 richieste. Appena poco più della metà. La causa di questi tempi biblici non è un mistero ma una grave carenza di personale all’interno della prefettura. Come Milano, anche Roma. Le città evidentemente con un giro di pratiche più corposo. Diversamente da Milano, invece tutto il resto della Lombardia. A dicembre CLASS ACTION In attesa del Tar: 100 lavoratori contro la Prefettura milanese scorso la totalità delle prefetture lombarde aveva già portato a compimento l’esame di quasi tutte le domande: oltre il 90% delle istanze presentate ad eccezione di Corno (83%) e Varese (89%). È la denuncia della campagna «Ero straniero», promossa da un discreto numero di associazioni e non solo (A Buon Diritto, ActionAid, ASCI, Federazione Chiese Evangeliche Italiane (nei), Oxfam, Arci, CNCA, CILD, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, Radicali Italiani). Il dato che risale al 21 luglio scorso appunto, registra 15.528 pratiche definite (su oltre 26 mila) di DENUNCIA DI «ERO STRANIERO» Prefettura ingolfata: la metà degli immigrati in attesa di sanatoria, di cui l2.723 accolte, 2805 archiviate o rigettate, mentre sono ancora 10.697 le persone che dal 2020 attendono di sapere se avranno un permesso di soggiorno oppure no. A restare sommerse non sono però solo le pratiche ma anche gli impiegati della prefettura milanese che non riescono a reggere il ritmo, come segnala «Ero straniero»: «Erano previste 25 assunzioni a tempo determinato, ma soltanto 23 hanno preso servizio e solo per 18 mesi. Attualmente i dipendenti impegnati in questo servizio sono 1 funzionario, 3 operatori amministrativi e 1 assistente amministrativo, ma non tutti si occupano in via esclusiva di questa procedura». Poi (dettagliano) ci sono 9 addetti aggregati in orario straordinario e da 8 mesi anche due operatori del Comune. I dati così precisi sono stati estrapolati da una richiesta agli atti specifica. Perché ora è partita anche una class action contro la prefettura di Milano da parte di 100 lavoratori in attesa di capire quale deve essere la loro sorte. «Il Tar ha ordinato ad aprile scorso alla Prefettura di redigere una relazione per dare conto di come sono state utilizzate le risorse economiche e umane a disposizione degli uffici e quelle adottate per fronteggiare i ritardi», scrivono. Mentre attendono la decisione del Tar, a livello nazionale chiedono fondi da destinare alle assunzioni nelle prefetture e nelle questure.

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