Un’analisi interattiva degli ingressi per lavoro in Italia

A seguito della pubblicazione del nostro dossier di febbraio-marzo 2025, “Lunghe attese e irregolarità: neanche “ritoccato” il decreto flussi funziona”, e dell’approfondimento territoriale “Uno sguardo ai territori“, in cui abbiamo analizzato i dati relativi agli ingressi per lavoro successivi ai click day di dicembre 2023 e marzo 2024, rendiamo ora disponibili due mappe interattive per una consultazione più agevole dei dati a livello provinciale.

Le mappe interattive sono state elaborate a partire dai dati analizzati nei dossier e ottenuti tramite accesso civico al Ministero dell’Interno, al Ministero degli Affari Esteri e al Ministero del Lavoro.

La colorazione delle province riflette il “tasso di successo“, ovvero il rapporto tra il numero di pratiche concluse (con sottoscrizione del contratto di lavoro e richiesta di rilascio del permesso di soggiorno) e le quote assegnate. Tutti i dati sono disponibili in formato aperto a questo link.

I principali dati emersi dal nostro dossier

Per il 2024, solo una modesta percentuale delle quote di ingresso stabilite dal governo si è concretizzata in effettive richieste di permessi di soggiorno e rapporti di lavoro stabili e regolari. Su un totale di 119.890 quote assegnate nel corso dell’anno, si contano infatti 9.331 domande finalizzate presso le prefetture italiane, pari al solo 7,8%. Per quanto riguarda gli ingressi relativi all’anno precedente, a un anno dal click day di dicembre 2023, circa 16.000 pratiche risultano concluse con la sottoscrizione del contratto di soggiorno e la richiesta di rilascio del permesso di soggiorno, rappresentando il 12,7% delle quote disponibili.

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Decreto flussi 2023

Relativamente ai flussi 2023, Verona (1519) e Milano (1122) guidano la classifica dei permessi di soggiorno richiesti con la conclusione della procedura. Molto staccate Ragusa (668) e Latina (603). La maglia nera va alla prefettura di Caltanissetta, ultima con soli 5 contratti sottoscritti. Seguono Crotone (9) e Oristano (9).

La prefettura di Milano ha un tasso di successo al di sopra della media nazionale e pari al 25%. Napoli e Roma invece sono in una situazione molto critica con la conclusione di sole 27 e 40 pratiche rispettivamente e un tasso di successo pari allo 0,7% e 0,6%.

Il risultato della capitale, peggiore di quello di Napoli nonostante un numero più elevato di contratti di soggiorno sottoscritti, si spiega alla luce delle quote definitivamente assegnate, molto più alto di quello registrato nelle altre due città metropolitane: Roma ne vede assegnate 6.287, 4.481 Milano e 3.709 Napoli.

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Decreto flussi 2024

Relativamente ai flussi 2024, tenendo conto che sono ancora esigui i numeri delle domande lavorate, basti dire che Verona (750) e Trento (690) guidano la classifica dei permessi di soggiorno richiesti. Molto staccate Ragusa (611) e Cuneo (488). Milano (295) e Latina (288), per i flussi 2024, scendono rispettivamente al sesto e settimo posto.

Milano appare anche per i flussi 2024 la prefettura di gran lunga più efficiente con un tasso di successo al di sopra della media nazionale e pari al 12,5%. Napoli e Roma invece sono in una situazione ancora critica con la richiesta di soli 2 e 17 contratti rispettivamente, e un tasso di successo pari allo 0,05% e 0,2%. Ancora una volta l’efficienza della prefettura appare legata oltre al numero di domande ricevute, anche alle quote assegnate: Roma vede assegnati (al 03.12.2024) 6.814 posti, 4.403 Napoli e 2.395 Milano.

Si segnala che le prefetture delle province di Monza e Brianza, Fermo, Sud Sardegna e BAT (Barletta-Andria-Trani) non dispongono di Sportelli Unici per l’Immigrazione, e le relative pratiche vengono gestite dalle prefetture limitrofe.

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