Migranti, primo sì al Dl Flussi: più badanti e stagionali

Si rafforzano le tutele contro sfruttamento e caporalato: per le vittime permessi speciali e assegno di inclusione

Articolo di Negri e Perrone pubblicato su Il Sole 24 Ore il 27 novembre 2024

La questione di fiducia alla Camera sul decreto legge Flussi passa con 180 sì, 106 no e quattro astenuti. Entro oggi è atteso il via libera finale al provvedimento, che comincerà il suo iter al Senato, tra le polemiche. Perché rispetto alla versione pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, già caratterizzata da una gestazione complicata, il testo ha rafforzato la stretta all’immigrazione irregolare, inglobando l’elenco dei Paesi di origine dei migranti considerati sicuri, e ospitato il blitz della maggioranza sulle competenze delle corti d’appello in materia di convalida dei trattenimenti, sottratte alle sezioni immigrazione dei tribunal. Quanto basta per far gridare le opposizioni alla «propaganda», la Cgil alla «visione punitiva» e i promotori della campagna “Ero straniero” al paradosso di un testo «peggiorato decisamente dopo l’esame parlamentare», che peraltro non scardina «l’impianto rigido e inefficace che regola l’ingresso in Italia di lavoratori e lavoratrici dall’estero».

L’intervento sui flussi legali di migranti per scongiurare le troppe criticità emerse – il cuore del provvedimento che conta in tutto 21 articoli – è quasi passato in second’ordine. Eppure le novità introdotte sono numerose: hanno già debuttato le domande precompilate per i nulla osta (la finestra si chiude il 30 novembre) ed è fissato il calendario dei click day. Il 5 febbraio 2025 sarà la volta dei lavoratori subordinati non stagionali (in tutto 70.720 quelli autorizzati a entrare l’anno prossimo); il 12 febbraio sarà la volta del 70% delle quote per gli stagionali del settore agricolo e turistico alberghiero (quote salite complessivamente da 93.550 a110mila); il 1°ottobre toccherà al restante 30%. Molto atteso anche il 7 febbraio, giorno in cui si potranno prenotare sia i 9.500 ingressi già programmati di colf e badanti sia i 10mila autorizzati in via sperimentale per assistenti a grandi anziani e disabili. Per questi ultimi le istanze possono essere inoltrate solo tramite agenzie per il lavoro o associazioni datoriali firmatarie del contratto del settore domestico.

I contratti di soggiorno dovranno essere sottoscritti per via digitale entro otto giorni dall’arrivo in Italia dello straniero. E gli stagionali potranno rinnovare o sottoscrivere un altro contratto entro 60 giorni al massimo dalla scadenza di quello precedente attraverso l’utilizzo della piattaforma Siisl. Tra le novità inserite durante l’esame in commissione, la proroga al 31 dicembre 2027 del regime derogatorio che consente l’esercizio temporaneo dell’attività medica o sanitaria svolta in base a una qualifica conseguita all’estero.

Viene cancellato il silenzio-assenso per il rilascio del nulla osta ai lavoratori stranieri provenienti da Bangladesh, Pakistan e Sri Lanka, i Paesi risultati a più alto tasso di irregolarità: le verifiche diventano necessarie. Il decreto irrobustisce inoltre di 200 unità gli organici del ministero degli Esterie del Viminale, aumenta di 5 milioni il Fondo emergenze nazionali e destina 35 milioni alla realizzazione di un programma di interventi di cooperazione di polizia con i Paesi terzi d’importanza prioritaria per le rotte migratorie.

Dieci articoli, voluti dalla ministra del Lavoro Marina Calderone, sono dedicati a rafforzare le tutele contro sfruttamento e caporalato. Alle vittime si riconoscono permessi di soggiorno di sei mesi, rinnovabili. Chi ha contribuito all’emersione dei reati potrà essere ammesso, assieme ai familiari, a misure di assistenza e formazione, compreso l’assegno di inclusione. Sul piatto ci sono 180mila euro per il 2024 e 800mila euro annui a decorrere dal 2025. E per gli sfruttatori le pene pecuniarie diventano più severe: l’importo massimo sale da 50mila a 60mila euro.

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